PASOLINI. PERCHè?
CHILLE DE LA BALANZA
domenica 09 novembre // ore 18.00
di e con Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza
regia Claudio Ascoli
A cinquant’anni esatti dall’assassinio di Pier Paolo Pasolini, i Chille de la balanza presentano lo spettacolo PASOLINI. PERCHÉ?. Un’opera teatrale urgente, civile, bruciante, che prende vita a partire da quella frase rimasta sospesa nell’aria: “Siamo tutti in pericolo”.
Pasolini non viene commemorato ma evocato nella sua funzione più vera: quella di testimone che torna dall’inferno per raccontare. Il teatro si fa specchio del presente, dove la voce pasoliniana ci interroga su un mondo che ci vuole muti, omologati, complici. Dove anche chi si oppone spesso parla con le parole del potere.
Lo spettacolo intreccia tre lettere-monologhi di oggi: “Lettera ai Giovani del Pianeta”, un invito alla disobbedienza come atto d’amore; “Lettera ai Potenti della Terra”, un grido contro il dominio cieco di chi governa; e “GAZA. Con mio figlio tra le braccia”, che apre e chiude lo spettacolo. Nella prima scena, un cumulo di bianchi fagottini: corpi di vittime innocenti del genocidio di Gaza. Nell’ultima, una madre tiene in braccio il corpo del figlio ucciso, avvolto da un lenzuolo. Quel bambino, lentamente, si rivela: è Pasolini. E quella madre è la madre di Pasolini, che lo stringe come tutte le madri travolte dall’ingiustizia e dalla violenza.
Chille de la balanza è una storica compagnia di teatro di ricerca nata a Napoli nel settembre 1973. Risiede dal 1998 a San Salvi, ex-città manicomio di Firenze: così decise l’ultimo direttore, dr. Pellicanò, che volle collegare l’uscita dei “matti” con l’ingresso, grazie al teatro, della città nell’area dell’ex-manicomio.
di e con Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza
regia Claudio Ascoli
A cinquant’anni esatti dall’assassinio di Pier Paolo Pasolini, i Chille de la balanza presentano lo spettacolo PASOLINI. PERCHÉ?. Un’opera teatrale urgente, civile, bruciante, che prende vita a partire da quella frase rimasta sospesa nell’aria: “Siamo tutti in pericolo”.
Pasolini non viene commemorato ma evocato nella sua funzione più vera: quella di testimone che torna dall’inferno per raccontare. Il teatro si fa specchio del presente, dove la voce pasoliniana ci interroga su un mondo che ci vuole muti, omologati, complici. Dove anche chi si oppone spesso parla con le parole del potere.
Lo spettacolo intreccia tre lettere-monologhi di oggi: “Lettera ai Giovani del Pianeta”, un invito alla disobbedienza come atto d’amore; “Lettera ai Potenti della Terra”, un grido contro il dominio cieco di chi governa; e “GAZA. Con mio figlio tra le braccia”, che apre e chiude lo spettacolo. Nella prima scena, un cumulo di bianchi fagottini: corpi di vittime innocenti del genocidio di Gaza. Nell’ultima, una madre tiene in braccio il corpo del figlio ucciso, avvolto da un lenzuolo. Quel bambino, lentamente, si rivela: è Pasolini. E quella madre è la madre di Pasolini, che lo stringe come tutte le madri travolte dall’ingiustizia e dalla violenza.
Chille de la balanza è una storica compagnia di teatro di ricerca nata a Napoli nel settembre 1973. Risiede dal 1998 a San Salvi, ex-città manicomio di Firenze: così decise l’ultimo direttore, dr. Pellicanò, che volle collegare l’uscita dei “matti” con l’ingresso, grazie al teatro, della città nell’area dell’ex-manicomio.
Chille de la Balanza è stata fondata da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza: l’attività della Compagnia coincide largamente con quella dei suoi fondatori.
Chille de la Balanza è stata fondata da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza: l’attività della Compagnia coincide largamente con quella dei suoi fondatori.