CAUSA DI BEATIFICAZIONE
SLOWMACHINE
domenica 16 novembre // ore 18.00
regia, video, luci e musiche Rajeev Badhan
drammaturgia Massimo Sgorbani
con Elena Strada, Isabella Nefar
assistente alla regia Harbans Badhan
La ricerca di questa performance realizza, attraverso la tecnica vocale dell’attrice fusa con la tecnologia, una performance live che sviluppa, nella creazione di una persistenza sonora delle parole, un percorso di astrazione in grado di amplificare emotivamente il percorso mistico e passionale del testo di Massimo Sgorbani.
Tre capitoli, tre universi femminili che si fonderanno con delle tecnologie differenti, tre storie di violenza e martirio, tre canti per voce e tempesta.
Nel Primo Canto, nato dalle testimonianze delle mistiche Angela da Foligno e Veronica Giuliani, una donna canta l’estasi e il dolore della sua vocazione, nel Secondo Canto una donna congelata nell’attesa di un ritorno che non può realizzarsi, costretta a concedere il suo corpo e il suo cuore per sopravvivere durante la guerra in Kosovo e nel Terzo Canto una donna palestinese sterile viene isolata dalla società e resa santa perché fattasi esplodere a Gerusalemme come prima donna Kamikaze. Un lavoro che porta avanti la ricerca del gruppo sull’utilizzo delle tecnologie nel teatro, per dar voce, con il corpo di tre attrici, a tre donne nel frastuono della Tempesta.
SlowMachine è una realtà artistica diretta da Rajeev Badhan ed Elena Strada che lavora sulla contaminazione delle arti. Nasce a Belluno nel 2012 con l’esigenza di creare un polo che racchiudesse in sé la diffusione e la produzione di lavori teatrali e performativi con una particolare attenzione nei confronti dei nuovi linguaggi e dell’interazione tra teatro e cinema del reale.
regia, video, luci e musiche Rajeev Badhan
drammaturgia Massimo Sgorbani
con Elena Strada, Isabella Nefar
assistente alla regia Harbans Badhan
La ricerca di questa performance realizza, attraverso la tecnica vocale dell’attrice fusa con la tecnologia, una performance live che sviluppa, nella creazione di una persistenza sonora delle parole, un percorso di astrazione in grado di amplificare emotivamente il percorso mistico e passionale del testo di Massimo Sgorbani.
Tre capitoli, tre universi femminili che si fonderanno con delle tecnologie differenti, tre storie di violenza e martirio, tre canti per voce e tempesta.
Nel Primo Canto, nato dalle testimonianze delle mistiche Angela da Foligno e Veronica Giuliani, una donna canta l’estasi e il dolore della sua vocazione, nel Secondo Canto una donna congelata nell’attesa di un ritorno che non può realizzarsi, costretta a concedere il suo corpo e il suo cuore per sopravvivere durante la guerra in Kosovo e nel Terzo Canto una donna palestinese sterile viene isolata dalla società e resa santa perché fattasi esplodere a Gerusalemme come prima donna Kamikaze. Un lavoro che porta avanti la ricerca del gruppo sull’utilizzo delle tecnologie nel teatro, per dar voce, con il corpo di tre attrici, a tre donne nel frastuono della Tempesta.
SlowMachine è una realtà artistica diretta da Rajeev Badhan ed Elena Strada che lavora sulla contaminazione delle arti. Nasce a Belluno nel 2012 con l’esigenza di creare un polo che racchiudesse in sé la diffusione e la produzione di lavori teatrali e performativi con una particolare attenzione nei confronti dei nuovi linguaggi e dell’interazione tra teatro e cinema del reale.
Dal 2021 SlowMachine è riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell‘ambito della sperimentazione.
Dal 2021 SlowMachine è riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell‘ambito della sperimentazione.