l'odissea dei bambini
TEATRO DEL LEMMING
dal 1 al 06 dicembre // più repliche
con Diana Ferrantini, Alessio Papa, Fiorella Tommasini, Marina Carluccio
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro
L’ODISSEA DEI BAMBINI rivolge la sua attenzione allo spettatore-bambino del presente, naturalmente, ma anche al bambino-spettatore del futuro. Il lavoro, porta un sottotitolo - viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età - a sottolineare che l’Infanzia non è tanto, o solo, una questione anagrafica quanto un territorio dell’anima, segnata, come lo è per Odisseo, per l‘ostinata capacità di essere curiosi, la voglia e la paura di attraversare col proprio corpo il mondo, il desiderio che seduce, la nostalgia di casa, l’arte di ingegnarsi sempre a risolversi e a reinventarsi la propria vita – senza requie.
Si è forse poco rifl ettuto su come l’ODISSEA (a cui abbiamo dedicato il lavoro conclusivo della nostra Tetralogia e da cui scaturisce questa appendice) possa essere considerata la fonte diretta delle favole che hanno attraversato la nostra cultura occidentale, oltre che l’infanzia di tutti: un modello generativo inesauribile e, se si effettuassero delle comparazioni, impressionante.
Si può avere 70 anni e avere conservato la curiosità del mondo e averne 7 e restare murati per sempre dentro la fortezza di Troia.
L’infanzia non è una questione di anni.
Per il Teatro del Lemming L‘Odissea dei bambini - viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età è la seconda postfazione, parte del ciclo denominato La Tetralogia dello spettatore.
con Diana Ferrantini, Alessio Papa, Fiorella Tommasini, Marina Carluccio
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro
L’ODISSEA DEI BAMBINI rivolge la sua attenzione allo spettatore-bambino del presente, naturalmente, ma anche al bambino-spettatore del futuro. Il lavoro, porta un sottotitolo - viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età - a sottolineare che l’Infanzia non è tanto, o solo, una questione anagrafica quanto un territorio dell’anima, segnata, come lo è per Odisseo, per l‘ostinata capacità di essere curiosi, la voglia e la paura di attraversare col proprio corpo il mondo, il desiderio che seduce, la nostalgia di casa, l’arte di ingegnarsi sempre a risolversi e a reinventarsi la propria vita – senza requie.
Si è forse poco rifl ettuto su come l’ODISSEA (a cui abbiamo dedicato il lavoro conclusivo della nostra Tetralogia e da cui scaturisce questa appendice) possa essere considerata la fonte diretta delle favole che hanno attraversato la nostra cultura occidentale, oltre che l’infanzia di tutti: un modello generativo inesauribile e, se si effettuassero delle comparazioni, impressionante.
Si può avere 70 anni e avere conservato la curiosità del mondo e averne 7 e restare murati per sempre dentro la fortezza di Troia.
L’infanzia non è una questione di anni.
Per il Teatro del Lemming L‘Odissea dei bambini - viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età è la seconda postfazione, parte del ciclo denominato La Tetralogia dello spettatore.
Il lavoro prevede un coinvolgimento diretto, drammaturgico e sensoriale di venti spettatori a replica, di tutte le età a partire dagli otto anni.
*prenotazione obbligatoria
Il lavoro prevede un coinvolgimento diretto, drammaturgico e sensoriale di venti spettatori a replica, di tutte le età a partire dagli otto anni.
*prenotazione obbligatoria