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#ANTIGONE

Venerdì 10 Maggio //ore 10.30 matineé progetto "per chi crea" | Teatro Studio Rovigo (RO)


IN SCENA :

Arosio Claudio, Barrauecchia Viola, Biasi Leonardo, Biasini Margherita, Brighi Chiara, Cavo Chiara, Danesi VIola, Delvecchio Sara, Di Egidio Magatte, Fabbri Viola, Fiorentini Nicole, Gardiol Davide, Gentili Ginevra, Grilli Lucrezia, Hasa Daela, Hohha Arisa, Letizia Gaia, Morigi Leonardo, Piraccini Serena, Raganini Giorgia, Travini Anna, Trivigno Alessio, Ventrucci Vassilissa, Vincenzi Pierpaolo, Vizitiu Stefania, Zamboni Daniel, Zani Alessando, Zanoni Lorenzo

MUSICHE
Violino: Tommaso Montalti
Violoncello: Sofia Ceccaroni
Percussioni: Pietro Buda
contrabbasso: Diego Falccone

REGIA
Marcello Brondi e Anna Teresa Vitariello

 

#Antigone dice un posizionamento: non tanto, o non solo, per il contrasto con la figura del re che impersona una legge cieca e ottusa, incapace di cogliere la complessità del mondo e le esigenze della vita, quanto per lo stare accanto a chi fa una scelta coerente, definitiva e dura, che non può essere lasciato solo nella tragicità di questa sua decisione.
Una figura sicuramente moderna, che sa di dover fare i conti con un mondo spesso ostile, che ritiene le sue regole essenziali.
Ecco che il gruppo sul palco mette in scena una varietà di modi con cui "la piccola Antigone" deve misurarsi.
Un coro che in realtà è più cori: una molteplicità delle figure riconsocibili immediatamente per i diversi costumi, che con il loro diverso carico di compassione (le perfette, vestite di bianco), di cattiveria (le iene di tarantiniana memoria), di consapevolezza dell'ineluttabilità del destino (le sanguigne donne in rosso) giocano con la protagonista e danno ampiezza e volume ai diversi momenti della tragedia.

si usano diversi registri: dal drammatico al grottesco fino al ridicolo, perché la vita stessa è un insieme di tutte queste cose. un lavoro corale, dunque in tutti i sensi, almeno questa è l'intenzione che ha guidato in questi mesi.
Il Gruppo teatro del liceo Righi è al suo terzo anno di attività, quest'anno si è messo in gioco con un "testo sacro", della tradizione tragica: Antigone.

(...) il male sembra un bene all'uomo 
quando un dio gli vuole oscurare la mente:
allora è breve il tempo che precede la rovina.

IN SCENA :

Arosio Claudio, Barrauecchia Viola, Biasi Leonardo, Biasini Margherita, Brighi Chiara, Cavo Chiara, Danesi VIola, Delvecchio Sara, Di Egidio Magatte, Fabbri Viola, Fiorentini Nicole, Gardiol Davide, Gentili Ginevra, Grilli Lucrezia, Hasa Daela, Hohha Arisa, Letizia Gaia, Morigi Leonardo, Piraccini Serena, Raganini Giorgia, Travini Anna, Trivigno Alessio, Ventrucci Vassilissa, Vincenzi Pierpaolo, Vizitiu Stefania, Zamboni Daniel, Zani Alessando, Zanoni Lorenzo

MUSICHE
Violino: Tommaso Montalti
Violoncello: Sofia Ceccaroni
Percussioni: Pietro Buda
contrabbasso: Diego Falccone

REGIA
Marcello Brondi e Anna Teresa Vitariello

 

#Antigone dice un posizionamento: non tanto, o non solo, per il contrasto con la figura del re che impersona una legge cieca e ottusa, incapace di cogliere la complessità del mondo e le esigenze della vita, quanto per lo stare accanto a chi fa una scelta coerente, definitiva e dura, che non può essere lasciato solo nella tragicità di questa sua decisione.
Una figura sicuramente moderna, che sa di dover fare i conti con un mondo spesso ostile, che ritiene le sue regole essenziali.
Ecco che il gruppo sul palco mette in scena una varietà di modi con cui "la piccola Antigone" deve misurarsi.
Un coro che in realtà è più cori: una molteplicità delle figure riconsocibili immediatamente per i diversi costumi, che con il loro diverso carico di compassione (le perfette, vestite di bianco), di cattiveria (le iene di tarantiniana memoria), di consapevolezza dell'ineluttabilità del destino (le sanguigne donne in rosso) giocano con la protagonista e danno ampiezza e volume ai diversi momenti della tragedia.