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Residenze 2017 - In Metamorfosi


TEATRO NUCLEO |Liberamente tratto da Cuore di Tenebra di J. Conrad

con Davide Della Chiara, Natasha Czertok, Lorenzo Magnani
regia Davide Della Chiara, Natasha Czertok

TENEBRA, della storica Compagnia nata nel '74 a Buenos Aires, mette a repentaglio il ben pensare e i falsi buonismi d'occidente, e mira a cancellare tutti i veli, i filtri e le sovrastrutture che ci siamo costruiti, riportandoci dentro noi stessi, mostrando quanto c'è di falso e violento dietro ogni tassello materiale delle nostre vite.

MIXED_ME PERFORMANCE GBR | MIXED_ME

Regia: Aurora Kellermann
Performance: Meme
Assistente alla regia, organizzazione: Chris Wohlrab
Musica da vivo, composizione, quadrifonia: Munsha

Una produzione di Aurora Kellermann in cooperazione con TATWERK | Performative Forschung

Un asterisco alla fine dei nomi. Una I alla fine di LGBT. Un terzo sesso, nessun sesso, uomo e donna allo stesso tempo, né uomo né donna.
Ogni epoca ha cercato le sue spiegazione per il fenomeno dell’ermafroditismo, oggi intersessualità. Spiegazioni che hanno generato e generano reazioni diverse, spesso legate a discriminazione e violenza.

Non potendo essere ascritte ad alcuna categoria, le persone intersessuali sono state costrette per lungo tempo all’invisibilità.

Dalla fine degli anni novanta, quando la voce delle persone intersessuali inizia a risuonare, la narrazione delle loro esperienze inizia ad influenzare la vita pubblica. mixed_me si accosta a queste narrazioni e cerca tra di esse un luogo per una riflessione oltre la dicotomia uomo-donna. mixed_me é un manifesto dell’ambiguità umana. E’ il racconto del processo di formazione di un’identità fra il desiderio di essere „normali“ e l’orgoglio di essere unici: una persona alla ricerca della sua posizione in un mondo che continuamente - come in un labirinto di specchi deformanti - le impone dei ruoli di cui lei non vuole o non può farsi carico.

Molteplici voci e rapporti di potere, fatti e posizioni vengono restituiti dal filtro di un unico corpo in un caleidoscopio performativo. Apriamo un laboratorio di fatti e possibilità e ci scontriamo continuamente con la domanda: quanti può essere una persona sola?

Danza, video e teatro si intrecciano in una rete complessa fatta di storia, mito, medicina, studi di genere, attivismo, poesia e quotidianità.

MARZO 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO
ILARIA DRAGO | ECUBA + TRANSHUMANCE

con Ilaria Drago
musiche originali di Gianluca Misiti
scritto e interpretato da Ilaria Drago

Ilaria Drago porterà in scena due azioni teatrali: “Transhumance | capitolo mare”, il primo episodio di un progetto che si sviluppa in capitoli di circa 20/30 minuti ciascuno prodotto dal Teatro Metastasio di Prato per Contemporanea Festival 2016, ed “Ecuba”, frammento scritto per il progetto “Metamorfosi” di Roberto Latini e divenuto una performance, insieme a Sirene, che vive di vita propria.

APRILE 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO / AB23 - VICENZA
WORKSHOP | Essere così è una vera grazia

Giocare con la voce e sorprendersi a scoprirne le molteplici possibilità. Incontrare il corpo, attingere alle pratiche di danza sensibile per risvegliarne la vitalità e dare accesso a quell'archivio emozionale interiore, bacino del lavoro dell'attore.

BOLOGNINICOSTA (ROMA) |ROMEOeGIULIO

con Mauro de Maio, Andrea Zatti, Cesare d'Arco, Sofia Bolognini, Riccardo Averaimo, Aurora di Gioia, Gabriele Olivi, Nicole Petruzza
musica e direzione coro Dario Costa
drammaturgia e regia Sofia Bolognini

ROMEOeGIULIO è un terreno ostile in cui convivono intemperanza politica e ostinazione teatrale. E' un'architettura indecente, un ordigno scenico osceno, furibondo e compatto che prende una posizione netta all'interno del dibattito pubblico sull'omofobia. Uno scandaloso viaggio teatrale che indaga il bisogno di amare ed essere amati.
Funziona attraverso una satira spietata che disintegra autorità politiche e religiose e si scaglia contro la normale famiglia italiana. Elaborato su dati sociologici, politicamente agguerrito, teatralmente composto e deforme, ROMEOeGIULIO è un piano di disturbo alla buona coscienza nazionale

BOLOGNINICOSTA è un giovane gruppo romano la cui vocazione civile e onestà artistica vanno di pari passo nel tentativo sempre aperto di ridisegnare un'ipotesi di spettacolarità più autentica e meno grossolana, una forma di fruizione più consapevole e precisa, veramente umana.

SETTEMBRE 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO
Work in progress > RANCORERABBIA

L'impotenza generazionale, di una generazione sospinta o respinta in un nonluogo, la "zona morta" dell'orologio, il margine dove non esiste nessun passato e nessun futuro cui aggrapparsi. La storia di una Resistenza che non ha storia, che non viene legittimata in quanto storia, perché poco degna di nota. RANCORERABBIA è un viaggio in questa terra di mezzo, la metropoli popolata di animali metafisici che parlano per allegorie. È il tentativo di mettere insieme ipezzi per costruire una narrazione impossibile, è la lotta senza eroi che si combatte negli inferi, nella speranza di rievocare o resuscitare il fantasma – o lo zombie – della Rivoluzio

nO (DANCE FIRST. THINK LATER) (GENOVA) |CITTA' INFERNO

con Rachele Canella, Melania Genna, Elena Gigliotti, Carolina Leporatti, Dmi Licatà, Elisabetta Mazzullo, Daniela Vitale
regia e partiture fisiche Elena Gigliotti

All'interno di una prigione vivono le protagoniste di questa storia, liberamente ispirata al film Nella città, l'inferno di Renato Castellani. Assassine, fattucchiere, adultere e ladre seriali provenienti da tutta Italia e realmente esistite nelle pagine di cronaca nera dagli anni '40 ad oggi sono costrette ad occupare un ristrettissimo spazio vitale, una cella di 2m x 2m.

Il gruppo è originariamente formato da giovani attori diplomati presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova.

TEATR A PART (Polonia) |KLEPSYDRA / HOURGLASS

con Monica Wachow
regia Marcin Herich

Teatr A PART è uno dei gruppi di punta della nuova scena teatrale Polacca. Gli spettacoli del gruppo indagano, attraverso un linguaggio visuale e non verbale, l'istintualità umana, l'inconscio, le emozioni e i segreti dell'esistenza. Klepsidra/Hourglass è una sorta di manifesto della loro teatro. Lo spettacolo è un solo quasi non verbale, che unisce la poetica del teatro corporeo, emotivo e gestuale, con elementi di teatro-danza. Un rituale nel quale si possono scorgere riferimenti ai lavori di Milan Kundera e Krzysztof Kieslowski.