Skip to main content

QUI E ORA

Sabato 17 marzo, ore 21.00


con  Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli
regia  Silvia Gribaudi
vincitore prima edizione del Bando over 40

 

In scena tre corpi nudi - o meglio in biancheria intima- volutamente messi in evidenza: masse corporee vive e non censurate, vere, oneste e ben diverse da quelle che ancora oggi siamo abituati a vedere in mostra sui giornali, su internet, in televisione. Tre donne non più giovani ma non ancora vecchie, certamente non perfette. Ma belle. Perché autentiche. E disposte, in uno show surreale, ad offrirsi al pubblico per quello che sono, corpi senza casa né spazio, sfrattate dal proprio io, lanciate a inseguire, divorare e moltiplicare le proprie ombre. Con passo leggero e sguardo ironico e tragicomico sul femminile.MY PLACE segna l'occasione di mettere a confronto due poetiche diverse e affini. Due sguardi sul femminile. 

con  Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli
regia  Silvia Gribaudi
vincitore prima edizione del Bando over 40

 

In scena tre corpi nudi - o meglio in biancheria intima- volutamente messi in evidenza: masse corporee vive e non censurate, vere, oneste e ben diverse da quelle che ancora oggi siamo abituati a vedere in mostra sui giornali, su internet, in televisione. Tre donne non più giovani ma non ancora vecchie, certamente non perfette. Ma belle. Perché autentiche. E disposte, in uno show surreale, ad offrirsi al pubblico per quello che sono, corpi senza casa né spazio, sfrattate dal proprio io, lanciate a inseguire, divorare e moltiplicare le proprie ombre. Con passo leggero e sguardo ironico e tragicomico sul femminile.MY PLACE segna l'occasione di mettere a confronto due poetiche diverse e affini. Due sguardi sul femminile. 

Si incontrano la ricerca di un movimento che nasce da corpi non convenzionali e la sperimentazione sulla drammaturgia autografa, lo sguardo ironico e l'indagine sul contemporaneo. Le attrici autrici di Qui e Ora prestano corpo alle visioni di Silvia Gribaudi e offrono a loro volta alla coreografa e performer un immaginario contemporaneo con cui mettersi a confronto.