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TEATRO DEL LEMMING

13,14 aprile, ore 10.00 (per le scuole superiori) - domenica 15 aprile, ore 21.00


Con  Chiara Elisa Rossini, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Alessandro Sammartin, Alessio Papa
drammaturgia e regia  Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro

Dove si colloca il mito di Giulietta e Romeo in questa società in cui, per citare Bauman, anche l'amore ha perso la sua forza titanica, mitologica ed è divenuto precario come tutte le cose del mondo? Chi sono Giulietta e Romeo per noi? Questi due giovani sono davvero così invetabilmente lontani dalle nostre vite? C'è qualcosa o qualcuno per cui saremmo disposti a sacrificare tutto? Che cosa saremmo disposti a fare per vivere il nostro amore? Il nostro spettacolo è formato da lettere, scritte ad un nostro amore, un ipotetico spettatore: brandelli di un tempo presente in cui la dimensione solida, quella del mito, non è ancora andata del tutto perduta e in cui si rintracciano storie di un desiderio contrastato, tracce di una violenza esplicita o nascosta, contrasti insanabili, ma anche la tenacia di un volere che non demore.

Con  Chiara Elisa Rossini, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Alessandro Sammartin, Alessio Papa
drammaturgia e regia  Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro

Dove si colloca il mito di Giulietta e Romeo in questa società in cui, per citare Bauman, anche l'amore ha perso la sua forza titanica, mitologica ed è divenuto precario come tutte le cose del mondo? Chi sono Giulietta e Romeo per noi? Questi due giovani sono davvero così invetabilmente lontani dalle nostre vite? C'è qualcosa o qualcuno per cui saremmo disposti a sacrificare tutto? Che cosa saremmo disposti a fare per vivere il nostro amore? Il nostro spettacolo è formato da lettere, scritte ad un nostro amore, un ipotetico spettatore: brandelli di un tempo presente in cui la dimensione solida, quella del mito, non è ancora andata del tutto perduta e in cui si rintracciano storie di un desiderio contrastato, tracce di una violenza esplicita o nascosta, contrasti insanabili, ma anche la tenacia di un volere che non demore.