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BUS 14

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BUS 14

dal 22 al 29 di Agosto / dal 9 al 15 Settembre | Rovigo - Teatro Studio

Nel 2017 sul Messaggero del Veneto venne pubblicata una lettera di un trentenne friulano di nome Michele che, a causa di una società non in grado di offrirgli un mondo all'altezza delle sue aspettative, decise di suicidarsi. 
Partendo da questa lettera, il gruppo intende lavorare su un progetto partecipativo sul tema della sopravvivenza di un trentenne privilegiato che si muove all'interno di un mondo precario in cui solo il potere del soldo permette di salvarsi. La residenza sarà divisa in due momenti: il primo riguarderà la realizzazione di interviste a giovani adulti per approfondire con loro quali siano i meccanismi più spietati all'interno della corsa alla sopravvivenza; il secondo ruoterà attorno alla creazione del gioco performativo attraverso un lavoro di palco con il performer e il dispositivo scenico.Grazie al supporto del progetto VENE.RE, che mette in rete le residenze della regione Veneto (Teatro del Lemming, Operaestate Festival/CSC Bassano del Grappa, Teatro Comunale di Vicenza), il gruppo avrà modo di poter lavorare con tre bacini di testimonianze diverse, riuscendo così a capire quali delle questioni sono strutturali e quali invece variano in base alla circostanza.

Nel 2017 sul Messaggero del Veneto venne pubblicata una lettera di un trentenne friulano di nome Michele che, a causa di una società non in grado di offrirgli un mondo all'altezza delle sue aspettative, decise di suicidarsi. 
Partendo da questa lettera, il gruppo intende lavorare su un progetto partecipativo sul tema della sopravvivenza di un trentenne privilegiato che si muove all'interno di un mondo precario in cui solo il potere del soldo permette di salvarsi. La residenza sarà divisa in due momenti: il primo riguarderà la realizzazione di interviste a giovani adulti per approfondire con loro quali siano i meccanismi più spietati all'interno della corsa alla sopravvivenza; il secondo ruoterà attorno alla creazione del gioco performativo attraverso un lavoro di palco con il performer e il dispositivo scenico.Grazie al supporto del progetto VENE.RE, che mette in rete le residenze della regione Veneto (Teatro del Lemming, Operaestate Festival/CSC Bassano del Grappa, Teatro Comunale di Vicenza), il gruppo avrà modo di poter lavorare con tre bacini di testimonianze diverse, riuscendo così a capire quali delle questioni sono strutturali e quali invece variano in base alla circostanza.

Alessandro Businaro (regista classe 1993, formatosi alla Scuola di teatro Galante Garrone e all'Accademia Silvio d'Amico) e Stefano Fortin (drammaturgo e dramaturg classe 1989, formatosi all'Accademia dello Stabile del Veneto) collaborano assieme dal 2018, prima per il progetto Amleto (finalista alla Biennale College Registi Under 30) ; poi nel 2020 per lo spettacolo George II (con cui partecipano alla 48ma edizione della Biennale Teatro); e poi nel 2021 ideano Orizzonte Postumo, progetto residenziale prodotto dal Teatro Stabile del Veneto, nel quale viene realizzata la trilogia Abitare lo specchio. Per formalizzare il rapporto pluriennale e produrre in autonomia i propri lavori, i due fondano nel 2023 la compagnia Bus14, che attualmente ha all'attivo la performance 35040 e ha cominciato la propria ricerca per il progetto Pay-per-view. Individualmente, Businaro dal 2021 è direttore artistico di Teatro in Quota, festival di arte performativa di Rocca di Mezzo (AQ) attraverso il quale ha creato una rete internazionale che ha portato nel 2022 alla fondazione, assieme ad altri 5 registi provenienti da tutta Europa, del collettivo El Encuentro. Fortin, invece, tra il 2021 e il 2023 è coinvolto nei progetti Abbecedario, Calendario civile e Italian Stories, prodotti dal Piccolo di Milano. Nel 2022 vince, con il testo Cenere, il bando Biennale College Teatro Autori Under 40.

 

*selezionato attraverso BANDO VENE.RE