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MARIA LUISA USAI

2 - 8 maggio / 10 - 17 maggio 2022 _ TEATRO STUDIO / SALA DELLA GRAN GUARDIA


La residenza si è incentrata sul progetto dell’artista sarda, I’ll write you something new. Si tratta di un progetto partecipativo, ideato durante il lockdown, che utilizza la comunicazione via posta come strumento per interrogarsi sulla realtà del presente. Il lavoro ha previsto una prima parte di residenza finalizzata alla raccolta di indirizzi postali di persone comuni che hanno risposto alla richiesta: “Vuoi ricevere una lettera, scritta a mano, da una persona sconosciuta?” Le persone coinvolte hanno ricevuto quindi una lettera, scritta dalla performer, che ha chiesto di rispondere alla missiva. Le risposte arrivate sono state parte della performance dal vivo. Un determinato numero di abitanti della città, infatti, ha ricevuto via posta una lettera scritta a mano, ogni lettera era diversa e racconta qualcosa delle giornate che passano e pone delle questioni, delle domande all’interlocutore.  Il destinatario è così invitato a rispondere al mittente, nella lettera che riceve trova una busta e un francobollo  e l’invito ad un dialogo via posta. 
La seconda parte della residenza è stata invece dedicata alla realizzazione della restituzione finale del processo creativo. L’artista ha raccolto il materiale ricevuto per corrispondenza e lo ha organizzato in modo adeguato alla presentazione finale, che è avvenuta presso la Gran Guardia di Rovigo, spazio messo a disposizione dal Comune Comune di Rovigo (partner del nostro progetto).
L’esperienza solitaria dello scrivere diventa nella performance un’esperienza condivisa.
Anche questo progetto nasce grazie alla collaborazione con Festival Opera Prima, ciò ha consentito all’artista di debuttare nei giorni successivi (18 e 19 giugno) all’interno della prestigiosa programmazione del Festival.

Laureata in metodologie della storia dell’arte  Maria Luisa Usai lavora come attrice con diversi collettivi e compagnie, ed è autrice e interprete in spettacoli per il teatro. A partire dal 2015 lavora negli spazi delle città e negli interstizi della realtà con esperimenti relazionali/comunitari, site specific e creazioni sceniche multidisciplinari. Nel campo teorico ha studiato storia dell ’arte, nella pratica ha approfondito i linguaggi del teatro, della drammaturgia, delle performing arts. Si forma tra gli altri con Antonio Latella, Teodorus Terzopoulos, Rimini Protokoll, Motus, Marcido Marcidorjs, Roberto Latini, Agrupacion Senor Serrano, Celso Gimenez. Nel 2021 segue il Master in Arti Performative e Spazi Comunitari, Università Roma Tre e Palaexpo. Lavora come attrice con Davide Iodice, Meridiano Zero, Alessia Siniscalchi/Kulturscio'k (it/fr), Riccardo Vannuccini, Emanuela Ponzano). È attiva nel campo di azioni artistiche di comunità con laboratori, spettacoli e progetti audiovisivi con adolescenti, rom, migranti, donne. Nel 2021 è finalista alla Biennale di Venezia College Performer con il progetto I’ll write you something new, e nello stesso anno è vincitrice del bando Avisa (Antropologia Visuale in Sardegna) promosso dall’Isre per la produzione del cortometraggio Il mondo salvato dalle ragazzine.

La residenza si è incentrata sul progetto dell’artista sarda, I’ll write you something new. Si tratta di un progetto partecipativo, ideato durante il lockdown, che utilizza la comunicazione via posta come strumento per interrogarsi sulla realtà del presente. Il lavoro ha previsto una prima parte di residenza finalizzata alla raccolta di indirizzi postali di persone comuni che hanno risposto alla richiesta: “Vuoi ricevere una lettera, scritta a mano, da una persona sconosciuta?” Le persone coinvolte hanno ricevuto quindi una lettera, scritta dalla performer, che ha chiesto di rispondere alla missiva. Le risposte arrivate sono state parte della performance dal vivo. Un determinato numero di abitanti della città, infatti, ha ricevuto via posta una lettera scritta a mano, ogni lettera era diversa e racconta qualcosa delle giornate che passano e pone delle questioni, delle domande all’interlocutore.  Il destinatario è così invitato a rispondere al mittente, nella lettera che riceve trova una busta e un francobollo  e l’invito ad un dialogo via posta. 
La seconda parte della residenza è stata invece dedicata alla realizzazione della restituzione finale del processo creativo. L’artista ha raccolto il materiale ricevuto per corrispondenza e lo ha organizzato in modo adeguato alla presentazione finale, che è avvenuta presso la Gran Guardia di Rovigo, spazio messo a disposizione dal Comune Comune di Rovigo (partner del nostro progetto).
L’esperienza solitaria dello scrivere diventa nella performance un’esperienza condivisa.
Anche questo progetto nasce grazie alla collaborazione con Festival Opera Prima, ciò ha consentito all’artista di debuttare nei giorni successivi (18 e 19 giugno) all’interno della prestigiosa programmazione del Festival.