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OMAGGIO A GABBRIS E A MARTINO FERRARI

Domenica 19 marzo, ore 18.00 - Teatro Studio | Rovigo (RO)


con  Antonia Bertagnon, Claudio Moretti, Massimo Munaro, Sami Karbik, Thierry Parmentier, Fiorella Tommasini

 

Il lavoro vuole essere un omaggio poetico a due figure importanti della vita culturale della città: Gabbris e Martino Ferrari.

Gabbris Ferrari è stato senza dubbio una delle figure più significative e poliedriche del dopoguerra polesano. Artista figurativo, scenografo, regista e fondatore della compagnia polesana Minimi Teatri, docente all’Accademia di Belle Arti, ma anche politico e animatore culturale del territorio.Morto nel 2015, a Rovigo ha lasciato molti spazi urbani progettati da lui stesso: il Teatro Studio, spazio per la sperimentazione teatrale ricavato da un capannone degli autobus;

la Pescheria Nuova, spazio espositivo nato da una vecchia Pescheria del centro; il Museo dei Grandi Fiumi progettato all’interno del Chiostro degli Olivetani, dedicato alle origini antiche di questa terra.
Martino Ferrari
 è stato il fondatore, assieme a Massimo Munaro, del Teatro del Lemming. Regista, scenografo, poeta, laureato all‘università di Ferrara e ricercatore presso il sito archeologico di Isernia, muore nel 1993, a soli 28 anni.

Quest’omaggio vede in scena alcuni artisti, amici di Martino e Gabbris, che condivideranno in presenza parole, poesie, musiche, frammenti di teatro che evocano o che sono appartenuti al vissuto-poetico teatrale di queste due figure.

 

con  Antonia Bertagnon, Claudio Moretti, Massimo Munaro, Sami Karbik, Thierry Parmentier, Fiorella Tommasini

 

Il lavoro vuole essere un omaggio poetico a due figure importanti della vita culturale della città: Gabbris e Martino Ferrari.

Gabbris Ferrari è stato senza dubbio una delle figure più significative e poliedriche del dopoguerra polesano. Artista figurativo, scenografo, regista e fondatore della compagnia polesana Minimi Teatri, docente all’Accademia di Belle Arti, ma anche politico e animatore culturale del territorio.Morto nel 2015, a Rovigo ha lasciato molti spazi urbani progettati da lui stesso: il Teatro Studio, spazio per la sperimentazione teatrale ricavato da un capannone degli autobus;